Si è concluso qualche ora fa, l’interessante incontro di sensibilizzazione su “L’importanza della diagnosi precoce nei bambini con bisogni educativi speciali”.
L’incontro, promosso dalla O.d.V. BFS-Bisogni Familiari Speciali e accolto da una massiccia affluenza di docenti di Scuola dell’Infanzia e Primaria del nostro istituto, ha visto la partecipazione di esperti pedagogisti, analisti del comportamento e neuropsicomotricisti, ma anche la testimonianza di genitori di bambini con bisogni educativi speciali.
Questi ultimi hanno raccontato in prima persona il percorso complesso che va dall’individuazione dei primi segnali di difficoltà alla ricerca di figure che, con delicatezza e sensibilità, possono fornire una diagnosi chiara e una proposta terapeutica adeguata.
Il tempo è una variabile chiave. Prima si identificano i campanelli d’allarme che interferiscono nello sviluppo, più efficace può essere il percorso di supporto. Questo non può che essere di natura sistemica, perché se gli esperti possono fornire consulenza e strumenti per la terapia e gli insegnanti mettere a disposizione le loro competenze dal punto di vista didattico, con misure dispensative e altri strumenti compensativi, la famiglia può e deve avere un ruolo attivo, perché diviene “partner essenziale per la generalizzazione delle competenze”.
Una rete virtuosa al servizio del bambino, al centro dell’interesse psicologico e pedagogico di una squadra, che costruisce con consapevolezza e collaborazione, un percorso su misura per superare gli ostacoli sulla via della crescita.
Una squadra di “direttori” che sappia valorizzare il loro “spartito”, permettendogli di eseguire, con i loro strumenti e all’interno di un'”orchestra”, la personale meravigliosa “sinfonia” che hanno dentro.
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FRANCESCO SINDONI
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