Se, negli ultimi anni, l’attenzione delle istituzioni per gli alunni che presentano disabilità certificate, è aumentata a livello di risorse materiali e umane da mettere a disposizione per sostenere il loro percorso, con programmazioni, sussidi e quant’altro possa permettere la loro realizzazione personale e professionale, chi opera nella scuola non può fermarsi a seguire quanto viene richiesto dal punto di vista normativo e, per sua missione, cerca di guardare oltre e conoscere a fondo anche i bisogni specifici di bambini che non richiedono certificazioni, ma sono portatori di desideri, aspettative, emozioni e dinamiche che una scuola che si definisce “in cammino verso l’inclusione” non può trascurare.
Con il termine siblings, negli ultimi decenni, si intende indicare le sorelle e i fratelli di persone con disabilità e/o patologie croniche. Bambine e bambini che sono cresciuti in un microcosmo familiare, in cui la presenza di persone speciali, comporta un assestamento delle dinamiche, degli spazi e dei tempi che mette in gioco variabili influenti nel percorso di crescita di tutti i familiari, madri, padri e appunto fratelli.
Questi ultimi presentano quindi caratteristiche psicologiche uniche che è utile conoscere sia attraverso la crescente letteratura sull’argomento, sia tramite il confronto con chi ha vissuto personalmente e ricoperto questo ruolo bellissimo e difficile al tempo stesso.
Questa sera abbiamo avuto l’occasione di ricevere entrambi questi contributi, tramite la gradita ospite, Dott.ssa Valeria D’Ambra, che appunto professionalmente e personalmente, ci ha aiutato a conoscere il mondo dei siblings. Nel suo libro “Sorelle per la vita” (Augh! Edizioni), ci racconta il suo essere sibling e il rapporto intenso e complesso con la sorella minore, tra gioie, tristezze, unioni e “minidivorzi”, desiderio di condivisione e ricerca di un proprio percorso, cadute e voli vissuti in prima persona. La lettura di alcuni passi del romanzo, è divenuta lo spunto per conoscere la sua esperienza e ci ha offerto la possibilità di ricevere non ricette precostituite, vista il variegato universo dei siblings, ma sicuramente alcune coordinate fondate su studi e ricerche, per capire a fondo tante ragazze e ragazzi, che tra i banchi e a casa incontriamo e viviamo.
Significativa la partecipazione di tanti docenti e alcuni genitori all’incontro, moderato dall’Ins. Francesco Sindoni, che si è rivelato una conversazione intima, una narrazione intensa che ha toccato i nodi cruciali della tematica. È emersa la necessità dell’attivazione di reti di supporto per le famiglie e le scuole, per riconoscere e “leggittimare” quello che i siblings (talvolta) non dicono.
Interessanti i feedback del pubblico, con domande e riflessioni che, come ha affermato la scrittrice, regalano stimolanti spunti e un arricchimento sempre nuovo.
L’iniziativa è stata promossa dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Veronica Veneziano, che introducendo i lavori ha auspicato ci sia una formazione continua e un’attenzione sempre maggiore rispetto ad una tematica così inedita e, proprio per questo, assolutamente da approfondire per attivare tutte le misure che consentano una vera e propria inclusione dei bisogni di tutte le ragazze e i ragazzi che ci vengono affidati.
Si ringraziano i Prof. Manenti, Cultrera, Civello e Viola e i Collaboratori Scolastici per il supporto tecnico e materiale che ha consentito la buona riuscita dell’evento.
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FRANCESCO SINDONI
FRANCESCO SINDONI
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DOCENTI E PARTECIPANTI ALL’EVENTO
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