Nella giornata conclusiva del Salone del libro di Torino, affollato anche quest’anno di studenti, la puntata di “Tutti in classe”, ieri si è occupata di quei luoghi che proprio al Salone sono stati protagonisti: le biblioteche scolastiche, luoghi strategici perché dedicati non solo alla promozione della lettura, ma più in generale alla didattica, all’innovazione e alle relazioni col territorio.
Ospiti della puntata: Caterina Spezzano, coordinatrice della cabina di regia del Ministero dell’Istruzione per la promozione della lettura, Francesco Sindoni, docente all’I.C. Raffaele Poidomani di Modica e Sergio Chierici, docente al Liceo Vincenzo Cardarelli di La Spezia.
All’interno del programma condotto da Paola Guarnieri, per la regia di Georgia Allegretti, si è parlato anche dell’Angolo di Stefano, un piccolo ma prezioso spazio del plesso Raffaele Poidomani.
Definirlo una biblioteca, un angolo di lettura è quanto mai riduttivo perché nel tempo è diventato uno spazio dal forte valore simbolico, l’emblema vitale dell’esistenza, nato purtroppo da un avvenimento tragico accaduto qualche tempo fa.
Una splendida perla che, come in un’ostrica, nasce dalla sofferenza ma si trasforma in bellezza.
Siamo all’inizio dello scorso decennio, è il 9 Marzo 2013, quando Stefano e i suoi amici esplorano spensierati durante un sabato pomeriggio il quartiere di Via Sulsenti, una zona in espansione della Modica più nuova.
In quel quartiere è presente una scuola, è sabato dicevamo e le lezioni si sono chiuse il giorno prima come ogni settimana. Durante un gioco, Stefano per recuperare un pallone finito sul tetto dell’ala allora in disuso del plesso, sale sul terrazzo e precipita da un lucernario impattando al suolo.
Segue un vero e proprio calvario durato ben 3 anni, in cui prima a Rimini poi a casa si tenta un percorso di difficile riabilitazione che purtroppo non riporta alla normalità ma si conclude con la morte del ragazzo.
Il dolore immenso che travolge la famiglia e tutta la comunità degli amici e dei compagni di scuola lascia un vuoto silenzioso.
Uno spazio psichico ma anche fisico, quello del plesso rimasto inerte e polveroso per tanti anni e che solo nel 2018 vedrà aprire le porte a nuova vita, nuove generazioni di bambini di Scuola Primaria che finalmente tornano a far riecheggiare con le loro voci e, perché no, anche con il loro vivace chiasso, quelle aule fino ad allora pervase da un’atmosfera cupa e tetra.
All’interno dell’edificio, proprio in uno degli angoli del piano superiore, c’è un’auletta piccola ma luminosa, inizialmente non destinata ad una funzione specifica, quasi in attesa di un’idea, una scintilla di vita.
Nel quartiere, nei precedenti è stata attiva un’associazione “Aiutiamoli a crescere”, un gruppo di famiglie intenzionata a creare momenti e occasioni di aggregazione per dare ai tanti bambini e adolescenti del quartiere un ambiente sano e stimolante per crescere, divertendosi in modo costruttivo e sereno.
Famiglie che hanno conosciuto Stefano, la sua vitalità, il suo amore per la musica e per i libri, il suo sorriso e la sua allegria.
Prima di sciogliere il comitato di quartiere, i responsabili dell’Associazione vorrebbero destinare un fondo residuo, per lasciare in ricordo di Stefano un segno tangibile del suo passaggio, un luogo vivo in uno spazio segnato da quell’evento tragico.
Così, in accordo con la famiglia e la scuola, allora diretta dalla Prof.ssa Concetta Spadaro, nasce l’idea per accendere di colore, attrezzare e rifornire di libri quello che sarebbe divenuto “L’ANGOLO DI STEFANO”, un angolo di lettura, studio, approfondimento, letture animate, un tesoro di storie e curiosità, fatto di pagine che si moltiplicano in farfalle e sogni colorati nella mente dei bambini.
Questi ultimi possono leggere libri sul posto o accedere al prestito degli stessi per portarli a casa.
Uno spazio di rinascita che anche l’attuale Dirigente Prof.ssa Veronica Veneziano non esita a definire grande risorsa, valorizzando quella biblioteca e in genere tutte quelle presenti nella scuola con iniziative legate alla trasmissione della lettura.
Ha promosso e avviato “Il tè delle tre”, contest letterario che ogni mese ha riunito, attorno ai libri della biblioteca scolastica, ma anche nel territorio grazie a protocolli d’intesa e collaborazioni con il Comune. enti privati, docenti, ragazzi e famiglie, per condividere l’amore per la lettura e le storie, riflettendo e crescendo insieme.
Ma anche veri e propri eventi che si tengono nella scuola e il nuovo auditorium, nel quale nomi storici ed emergenti della letteratura italiana hanno omaggiato la scuola della loro presenza.
Credere nel libro come mediatore principe di emozioni e cultura, porta la nostra scuola ad aderire a tutte le iniziative che portano alla trasmissione della passione per questo strumento irrinunciabile, #ioleggoperché e libriamoci per citarne qualcuna.
Proprio in questi giorni, è in fase di realizzazione un nuovo open space con arena e ampie librerie, in cui i ragazzi della della Scuola Secondaria di Primo Grado avranno accesso a beni cartacei e digitali fruibili, giorno per giorno.
Infatti pur nel rispetto della tradizione non si vuole assolutamente rinunciare all’innovazione e grazie ai fondi del PNRR si sta procedendo ad affiancare al libro l’utilizzo di piattaforme per l’accesso ad un enorme catalogo di e-book e di audiolibri.
Per venire incontro anche alle esigenze di tutti gli alunni, sono in fase di allestimento anche sezioni blu con libri in CAA e sussidi per una maggiore e più inclusiva accessibilità.
(dal minuto 13′ l’intervento sulla nostra scuola)
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