Venerdì 31 maggio si è svolta una lezione aperta, come momento conclusivo del progetto “Non solo Mizzica, il siciliano lingua di un popolo”,

Il Progetto , che il nostro Istituto ha intitolato “ Cuntu e Cantu”, promosso e finanziato dalla Regione Siciliana, ha previsto percorsi formativi e di approfondimento della lingua siciliana, utilizzata in un contesto ludico e laboratoriale.

I bambini partecipanti sono stati avviati alla conoscenza di termini, detti, canti, nenie e filastrocche, i “cunti”, esempi di narrazione popolare e i “canti”, dove al canto si univano codici espressivi visivo-gestuali, che rendevano le informazioni trasmesse quasi multidimensionali.

Tale progetto è stato un’esperienza molto arricchente per gli alunni che hanno svolto attività di canto e recitazione e che si sono così appropriati di alcuni aspetti del patrimonio culturale ed artistico del nostro tessuto sociale, ovvero il dialetto, con tutta la sua carica espressiva.

Grazie alle attività svolte, gli alunni hanno potuto accrescere la loro conoscenza della lingua e della cultura siciliana, sviluppando un senso di appartenenza al proprio territorio e un profondo rispetto per le tradizioni locali.

Oltre al suo valore educativo, il progetto rappresenta un importante contributo alla tutela e valorizzazione del patrimonio linguistico siciliano.

In un momento in cui i dialetti rischiano di scomparire, iniziative come questa sono fondamentali per preservare la ricchezza linguistica e culturale dell’Italia e a contrastare la sua dispersione.

Tale iniziativa, voluta fortemente dalla nostra Dirigente, Prof.ssa Veronica Veneziano ha permesso ai docenti coinvolti di far apprendere ai propri alunni i suoni delle parole pronunciate in dialetto.

Difficile è stata la cadenza delle frasi in dialetto, su cui parecchi bambini hanno dovuto esercitarsi, fonte di notevoli risate e momenti lieti, motivo per cui ogni incontro è stato vissuto come puro divertimento.